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Noi non
sappiamo niente – questo è il primo punto. Di
conseguenza, dobbiamo essere molto modesti – questo è il secondo punto. Che non
diciamo di sapere quando non sappiamo – questo è il terzo punto. Questa
è la concezione che io vorrei rendere popolare. Ma non
che ci siano troppe speranze. Invece
di posare a profeti, noi dobbiamo diventare i creatori del nostro destino. Noi
dobbiamo imparare a fare le cose nel miglior modo che ci è possibile e ad
andare alla ricerca dei nostri errori. Non
dobbiamo più cercare di posare a profeti omniscienti. Ma questo significa
che: dobbiamo cambiare noi stessi. |